Intervista ad Arnaldo Kaptina, tornato a Bolzano dopo l’esperienza all’Union Clodiense. Il centrocampista albanese parla a 360° della sua seconda avventura con la Virtus: “E’ stata una scelta di cuore perché io a Bolzano mi sono sempre trovato molto bene. Il direttore Dalla Villa un giorno mi ha chiamato e ho fatto fatica a dirgli di no. Volevo tornare a dare una mano alla squadra, ci tengo”.
L’AVVIO DI CAMPIONATO – “L’inizio di stagione è sicuramente positivo, bisogna continuare così e cercare di fare più punti possibile per raggiungere la salvezza. Ora bisogna rimanere concentrati perché siamo una squadra molto giovane, serve sfruttare questa inerzia. Nel girone di ritorno, infatti, il campionato diventa sempre più difficile perché le altre si rinforzano sul mercato”.
IL MISTER – “Il nostro rapporto è qualcosa di estremamente speciale. Mi ha aiutato tanto a crescere e tutt’oggi mi trovo magicamente con lui. Le sue qualità le conoscono tutti, è sprecato per questa categoria. Ci sa fare con i più giovani, ma anche noi più vecchi”.
BINOMIO KAPTINA – “Il rapporto con mio fratello Elis è stupendo fuori dal campo, ci vediamo e usciamo sempre assieme. Sul terreno di gioco invece litighiamo spesso. Entrambi vogliamo vincere, siamo molto competitivi. E’ un litigio costruttivo ovviamente, ci aiuta a motivarci a vicenda”.
L’INFORTUNIO – “Ho subito un infortunio proprio il secondo giorno di allenamento. Inizialmente sembrava solo una distorsione: appena ho fatto un cambio di direzione, ho capito che c’era qualcosa di rotto. La diagnosi ha evidenziato la rottura del quinto metatarso. Adesso sto molto meglio, la frattura si è rimarginata. Non sono ancora al 100% con la preparazione ma mi sento bene. Sto mettendo minuti nelle gambe per arrivare al massimo della forma ed essere d’aiuto alla squadra”.
PROSSIMO IMPEGNO – “La Dolomiti Bellunesi? Sicuramente nell’ultima settimana abbiamo lavorato forte, ad alti carichi. Forse il turno infrasettimanale ci spezza un po’ il ritmo, ma vale anche per i nostri avversari. Non ci servono alibi, dobbiamo dare il massimo perché le partite in casa sono fondamentali”.